– Negli ultimi giorni siamo stati bombardati dalle foto e dai video sullo sterminio di Bucha. I russi sostengono che sia una montatura ucraina, e gli ucraini che siano stati i russi. L’opinione dominante che è sia opera dei russi ma un giornalista serio come Toni Capuozzo solleva dei dubbi sulla sequenza temporale. Siccome è molto importante capire come sono andati le cose e porsi dubbi E NON CERCARE SOLO LE PROVE CHE CONFERMINO LA PROPRIA OPINIONE, proviamo a mettere ordine elencando quello che sappiamo.
– I russi si sono ritirati da Bucha il 30 marzo. Quando gli ucraini sono entrati non hanno parlato dei morti a terra. La questione dei morti è uscita il 3 aprile con il famoso video che mostrava lo slalom dei mezzi tra i morti con le mani legate dietro alla schiena, disposti sulla via principale di questo paese da 28mila abitanti
– Capuozzo ha mostrato un video precedente del 1° aprile girato dalla polizia ucraina che sembrerebbe dimostrare che due giorni prima i morti non c’erano. Inoltre c’è la questione del sangue che manca vicino ai cadaveri (ma questo potrebbe spiegarsi col fatto che non sono stati uccisi sul posto ma altrove e poi spostati)
– Il NY Times e l’agenzia Reuters mostrano invece immagini del 19 marzo in cui i morti si trovano proprio nella posizione del 3 aprile
Cos’è successo veramente? Chi ha ragione? E i morti chi sono, civili inermi uccisi dai russi o collaborazionisti uccisi dagli ucraini e poi piazzati lì, come sostengono velatamente i russi?
Al momento non c’è un risposta suffragata da prove. In questa guerra (come nelle precedenti in Crimea e nel Donbass) se ne sono viste così tante che non ci stupiamo più di niente. Quello che però sappiamo per certo è che i morti sono reali e che i racconti della popolazione sull’occupazione russa sono da brividi.
Una possibilità potrebbe essere che gli ucraini abbiamo voluto ricreare lo scenario reale fotografato dai satelliti l’11 marzo per impressionare l’opinione pubblica. Questo spiegherebbe come mai le foto differiscano tra loro in giorni diversi. L’ipotesi che gli ucraini abbiano ammazzato centinaia di compatrioti, certo non tutti collaborazionisti, solo per convenienza mi sembra piuttosto remota.
Attendiamo e vediamo. Come detto, porsi dubbi non è mai sbagliato. Sbagliato semmai è farsi un’opinione e rifiutarsi di cambiarla qualsiasi cosa succeda, questo sì è da ignoranti.