Sofia Brixel è una influencer ligure classe 2006. Ha fatto parte del cast de Il Collegio 7 (l’ultima edizione andata in onda nel 2022) in cui ha stretto una fortissima amicizia con Luna Tota, che però ultimamente sembra essersi raffreddata. Soprannominata “La Barbie del Collegio”, ha superato l’esame senza problemi ma senza mai eccellere. Vediamo qualche curiosità su di lei.
- Fidanzato Sofia Brixel
- Sorella di Sofia Brixel
- Sofia Brixel – Sindrome e malattia
- Sofia Brixel a Il Collegio 7
- Scuola di Sofia Brixel
- Sofia Brixel: dove vive, età, Instagram, TikTok
- Foto Sofia Brixel
- Ultime news su Sofia Brixel
Sofia Brixel – fidanzato
Durante il Collegio era stata shippata con Mattia Camorani. Una storia senza seguito. In seguito, dopo i primi rumors nati dopo la notte di Halloween, Sofia Brixel e Gabriele Greco si sono scambiati un bacio fugace che trovate immortalato nel TikTok subito sotto. Gabriele è un tiktoker da 750mila follower circa. Qui il suo profilo.
@gabrielegreco._♬ JTA LOL Official sound – lala
Sofia Brixel e Simone Calvani
Per Sofia il 2024 inizia all’insegna dell’amore. L’influencer si è infatti fidanzata con Simone Calvani, un calciatore romano che gioca nel Genoa nel ruolo di portiere. Simone è altissimo, ben 1.89, ed è nato il 16 maggio 2005. Vanta già una convocazione in serie A, anche se non è entrato in campo.
Sofia Brixel – Sorella
Sofia ha raccontato al Collegio del dramma di aver perso la sorella ed è stato proprio per una promessa fatta alla sorella che è entrata nel reality ed è stata esentata dal tagliarsi i capelli nella prima puntata del reality. Ma chi era la sorella di Sofia Brixel? Giorgia Brixel – che aveva frequentato il Liceo Coreutico P. Gobetti a Chiavari – era una ballerina e una miss, infatti è stata finalista nazionale di Miss Europe Continental. Qui la sua pagina Instagram. C’è poi anche una terza sorella di nome Emma.
Sofia Brixel – Sindrome
Giorgia Brixel è morta in seguito alle complicazioni di una sindrome che purtroppo non era stata diagnosticata immediatamente, o forse avrebbe potuto salvarsi. Anche Sofia ne soffre, ma grazie alla diagnosi del Gaslini e ai successivi approfondimenti e cure in un centro specializzato a Bruxelles, ha potuto salvarsi e condurre una vita normale. La sindrome del QT lungo è una condizione in cui il cuore impiega più tempo del normale a rilassarsi tra una contrazione e l’altra. Può causare battiti del cuore veloci e irregolari, con rischio di svenimento o di crisi epilettica.
La mamma Simona Vitali ha così raccontato la vicenda della morte della figlia Giorgia (la vediamo nella foto sotto). Una storia commovente, drammatica e che dà molto da pensare, anche sul tema importantissimo delle prevenzione:
“Oggi voglio parlarvi di quello che è successo a Giorgia, le ragioni di questo post sono tante ma le due più importanti sono che ciò che racconterò potrà aiutare altri a salvarsi la vitaDurante una visita medico sportiva a Giorgia erano state diagnosticate delle aritmie cardiache durante la fase di ripresa dopo lo sforzo fisico, mi era stato consigliato come scrupolo precauzionale di fare con calma un’ecocardio per essere più tranquilli e nel contempo avevano rilasciato il certificato di idoneità sportiva perché Risultava idonea all’attività sportivaLogicamente prenotai l’ecocardio, poco prima di farlo, il 13 Gennaio 2017 mentre si trovava dal veterinario con Harry, Giorgia sviene e viene portata al pronto soccorso, io vengo avvertita dai medici dello studio veterinario di quello che è successo e corro al pronto soccorso lì procedono con esami del sangue, elettrocardiogramma ecc. tutto perfetto, vengo rassicurata che si tratta solo di stress e che non c’è nulla di cui preoccuparsiDopo qualche giorno Giorgia fa l’ecocardio e vedono che il cuore è sano e che anatomicamente tutto va bene, c’è solo un prolasso della. valvola mitralica, cosa per altro molto diffusa e che non compromette in alcun modo la sua vita, dovevamo solo controllarla ogni 2/3 anniL’11 giugno 2017 mentre Giorgia sta dormendo accanto a me prende un respiro profondo e non rilascia l’aria, la chiamo e non risponde, è in apnea, testa irrigidita, bocca serrata…la prendo ,la metto per terra con le gambe sollevate, inizio a massaggiarle il petto e a gridare disperata, Giorgia comincia a reagire e a respirare, mi dice che non si è accorta di nulla, che ad un certo punto mi ha sentito chiamarla mentre era già per terra e che non riusciva a fare nulla, in quel momento arriva mia mamma allarmata dall’aver sentito le mie grida disperate ,io nel frattempo chiamo il papà di Giorgia e la portiamo in ospedale per capire quello che può essere successo….fanno analisi del sangue che risultano perfette, elettrocardiogramma che risulta perfetto, un esame specifico per vedere se poteva essere una stato un’attacco epilettico…tutto a posto per loro…forse un’attacco di panico…niente di preoccupante…per me che avevo vissuto quei momenti le sensazioni erano molto diverse. La Notte tra il 31 di agosto e il 1 di settembre Giorgia ha un’arresto cardiaco accanto a me, io non vedo l’inizio del suo malessere perché sto dormendo, mi sveglio per caso sentendo la tv accesa, poco prima l’avevo sentita uscire dal bagno e venire a letto…mi giro e le chiedo se è sveglia e la trovo in apnea, la chiamo, grido disperata, la metto per terra come a giugno e cerco di aiutarla ma non reagisce, nel frattempo arriva Sofia che mi aiuta a spostarla dove c’è più luce e comincio a farle il massaggio cardiaco mentre mio fratello che abita sopra a casa mia corre incontro all’ambulanza e tutta la mia famiglia cerca di fare ciò che può…arrivano i soccorsi e continuano il massaggio cardiaco, la intubano, la scaricano per sette volte col defibrillatore, adrenalina in vena,flebo…io assisto a tutto questo e incredula mi domando come tutto questo sia possibile…ringrazierò sempre la dottoressa e tutti coloro che quella notte non si sono arresi e dopo la settima scarica sono riusciti a fare ripartire il cuore di Giorgia…arrivata in ospedale viene sottoposta a tutte le analisi comprese quelle tossicologiche che logicamente risultano negative, Giorgia non aveva assunto né droghe nè farmaci, di prassi arrivano polizia e carabinieri per ritirare le analisi e accertare i fatti…nelle ore successive la mia meravigliosa bimba lotta con tutte le sue forze per sopravvivere ma purtroppo non è abbastanza…la mattina del 2 settembre Giorgia muore ed io con lei…nessuna spiegazione accettabile…nessuna ragione credibile…mi vengono date motivazioni di quell’arresto cardiaco che tutti i medici a cui mesi più tardi faccio esaminare la cartella clinica di Giorgia ritengono assolutamente prive di logica e sostegno scientifico…inizio un lungo percorso con il reparto di cardiologia del Gaslini di Genova perché ho altre due bimbe di cui prendermi cura e racconto ai medici gli ultimi due anni di Giorgia, i suoi malori, porto i suoi esami, gli elettrocardiogrammi, la cartella clinica e loro FINALMENTE MI ASCOLTANO, anche loro escludono che Giorgia sia morta per uno Squilibrio chimico che tra l’altro in base alle analisi era minimo e ipotizzano un disturbo elettrico del cuore, patologia subdola e difficile da diagnosticare in quanto il cuore appare fisicamente sano ma in realtà questi disturbi o sindromi se non diagnosticate e curate sono mortali, possono essere genetiche perciò iniziano a fare a Sofia e ad Emma una serie di esami compresi due Holter che evidenziano in Sofia delle aritmie durante il sonno e dopo l’attività fisica, mi viene detto che continueranno gli accertamenti….per Emma al momento sembra tutto regolareLa sera del 31 luglio 2018 Sofia sviene a Chiavari mentre stiamo guardando uno spettacolo all’aperto…l’incubo è ufficialmente ricominciato…Sofia viene portata al pronto soccorso più vicino, lo stesso dove avevano portato Giorgia, lo stesso dove non erano stati abbastanza pronti a capire cosa si nascondeva dietro a quei malesseri, a quei sintomi, nello stesso Ospedale dove la mia piccola aveva chiuso gli occhi per sempre….arrivate lì spero che con Sofia saranno più accorti visto il precedente della sorella ma per loro è un malore “forse” dovuto al caldo, su mia richiesta fanno le analisi del sangue e il solito elettrocardiogramma….tutto assolutamente perfetto…come Giorgia…ci mandano a casa…per loro è tutto okPER ME NOChiamo il Gaslini e racconto tutto quello che è successo e loro ritenendo uno svenimento un sintomo GRAVE procedono con una serie di ulteriori esami4 settembre 2018 ricevo la diagnosi su Sofia e di riflesso della mia Gio…hanno la Sindrome del QT lungo….Sofia inizia immediatamente la terapia con i betabloccanti.A quel punto cerco il centro più all’avanguardia in questo campo e insieme alla mia mamma e con le mie bimbe e mia cugina che parla inglese voliamo a Bruxelles: si conferma la diagnosi di Sofia e si fa diagnosi anche ad Emma che viene messa sotto farmaci, faranno esami regolari per tutta la vita e forse più avanti un’intervento che per il momento non è stato ritenuto necessario…potevano morire anche loro!!!!Guardando indietro non posso descrivere il dolore e la rabbia che provo pensando al fatto che Giorgia potrebbe essere viva se chi si è trovato a fare una diagnosi sui suoi malesseri avesse approfondito un po’ di più….la cosa che mi sconvolge ancora di piu’ e’ che stavano facendo la stessa cosa con Sofia , mettendola in pericolo di vita, senza tener conto della morte di Giorgia.Guardo Sofia ed Emma e penso che desidero vederle crescere,le guardo mentre si affacciano alla vita piene di gioia e voglia di vivere e poi penso a Giorgia,a quanto amava e rispettava la sua vita che le è stata negata…inaccettabile…ingiusto…innaturale…spero che quello che ho deciso di raccontarvi vi possa aiutare ed incoraggiare a seguire sempre il vostro istinto di madre e nel contempo spero che davanti all’evidenza di questi fatti la gente che si è permessa di dire cavolate su mia figlia o su di me si rimangi ogni cosa e soprattutto impari a rispettare dolori come questi col silenzio,ringraziando il cielo che non è capitato a loro…”
Sofia Brixel a Il Collegio 7
Sofia è entrata al Collegio per rispettare una promessa fatta a sua sorella, che ha un po’ ritrovato nella forte amicizia con l’inseparabile Luna Tota. Il suo percorso scolastico è stato senza infamia e senza lode, e si è comunque diplomata. Ha poi raccontato che i giorni precedenti l’entrata nella scuola sono stati terribili perché è rimasta isolata in camera dell’hotel con la proibizione assoluta di parlare con gli altri ragazzi presenti. Ecco la sua presentazione in video.
Sofia Brixel – Scuola
Sofia ha preso una direzione diversa rispetto alla sorella: infatti studia scienze umane a Chiavari.
Sofia Brixel: età, dove vive, Instagram-TikTok
Sofia Brixel è nata a Chiavari (Genova) il 3 marzo 2006 e vive in Liguria con la sua famiglia. Altezza: nd.
Sofia Brixel Instagram
Sofia Brixel TikTok
Foto Sofia Brixel
Ecco alcune immagini di Sofia Brixel. Clicca sulle foto per ingrandirle