Una notizia che ha dell’incredibile ma che poteva avere un epilogo drammatico. Questa è la storia di Baloski Bialiuski, ragazzino bielorusso che nella giornata di domenica 6 settembre ha debuttato nel ciclismo che conta partecipando al Giro della Lunigiana con la sua nazionale.
Una giornata che già di per se sarebbe rimasta nella sua mente per sempre ma che, da come è andata a finire, sarà un ricordo indelebile. Non in eccelsa forma e contro avversari ben più preparati e forti di lui, il giovane ciclista è rimasto indietro dal gruppo e, raggiunto anche dall’auto della squadra gli è stato tolto il numero in quanto ormai fuori gara. Baloski però ha rifiutato di salire a bordo della macchina in quanto intenzionato a finire questa corsa con le sue gambe: voleva tagliare il traguardo a tutti i costi. Purtroppo per lui però, la solitudine e l’inesperienza hanno fatto si che ad un bivio prendesse la direzione sbagliata e così si è ritrovato a percorrere contromano il tratto della bretella che da Santo Stefano conduce a La Spezia. Intorno alle ore 17 è arrivato nella città ligure, continuando a pedalare senza rendersi conto di dove fosse. Le uniche parole in italiano di sua conoscenza erano proprio “Giro della Lunigiana” e così ha finito per arrendersi e sedersi su un muretto in via Amendola.
Con la notte che arrivava velocemente, il freddo della sera che lo stava facendo tremare e con tutta la squadra ed i soccorsi che lo stavano cercando, finalmente qualcuno si è accorto di lui: un cicloamatore spezzino, vedendo il ragazzo infreddolito e solo, ha chiamato il 113 e finalmente il tutto si è risolto dopo ore di apprensione.