È uscito negli Stati Uniti lo scorso 8 luglio ed è arrivato da un paio di giorni anche nelle sale cinematografiche italiane. Stiamo parlando di CELL, pellicola del regista Tod Williams e tratto dal romanzo di Stephen King, edito in Italia nel 2006, che mette in primo piano la vulnerabilità della tecnologia, considerata da tutti come infallibile.
Il film, ambientato a Boston, è un thriller horror: mentre la vita delle persone scorre tranquilla, un misterioso segnale diramato attraverso i telefoni cellulari, cambierà l’esistenza dell’intero globo. Quello che successivamente venne definito con il nome di Impulso, si presenta come la più grande epidemia “tecnologica” mai diffusa che trasforma tutti coloro che rispondo al telefono, penetrando nelle loro menti, in creature sanguinarie.
Il protagonista di CELL è Clay Riddell, interpretato dall’attore statunitense John Cusack, che cerca di evitare l’impulso e quindi sopravvivere. Nel frattempo, insieme ad altri superstiti, va alla ricerca del figlio disperso nel tentativo di non fargli accendere il cellulare e quindi salvarlo. Nel cast del lungometraggio compaiano anche i nomi di Samuel Leroy Jackson, volto noto di Pull Fiction, nel ruolo di Tom McCourt, Stacy Keach che interpreta Charles Ardai e la bella Isabelle Fuhrman nei panni di Alice Maxwell.
Un film che, dieci anni dopo, porta sul grande schermo quanto lo scrittore Stephen King aveva anticipato. Il riferimento cellulari-zombie è abbastanza ovvio e rappresenta quanto può accadere, ovviamente in senso figurato, nella nostra società dove abbiamo sempre più occhi e mente rivolte agli schermi dei nostri smartphone a discapito della comunicazione verbale e dei rapporti con persone…reali.