Ora che l‘Eurovision Song Contest lo abbiamo in casa, e trasmesso su Rai1, è inevitabile notare la differenza tra la produzione internazionale e il nostro Sanremo.
La velocità del prodotto targato EBU non è una sorpresa per chi già seguiva negli anni precedenti, e per coloro che hanno ripreso confidenza con questa kermesse da quando l’Italia è tornata in gara nel 2011.
Su Twitter si sono sprecate battute fra chi sottolineava come alle 22:00 fossero passati già 11 concorrenti, e chi si aspettava l’incursione di Pio e Amedeo per perdere tempo. E pensare che Amadeus si era pure proposto.
Scopo dell’Eurovision è dare spazio alla musica, facendo in modo che resti in testa, con l’interval act collocato al termine delle esibizioni. Anche le parole – con Mika, Laura Pausini ed Alessandro Cattelan conduttori – trovano poco spazio. E visto il precedente di trent’anni fa, probabilmente vi era un minimo di paura di brutte figure.
Ma in questo ritmo, nella scaletta rispettata al secondo e una conduzione in inglese – puntando su due artisti internazionali e il miglior conduttore nostrano – ci ha pensato Laura Pausini a piazzare il simpatico fuori programma con un tocco d’italianità grazie a un inatteso “porcavacca”. Ora attendiamo le altre due serate. Qui trovate il programma completo.
Stefano Beccacece (On Twitter @Cecegol)