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L’estate è il periodo in cui – con meno impegni – ci si può dedicare alla lettura sotto l’ombrellone staccando un attimo la spina. Infatti chi scrive ha acquistato il libro in questione a Natale ma lo ha letto in pochi giorni proprio in questa fase dell’anno.
Il libro consigliato è La brutta estate, edito da Mondadori, l’autore è Enrico Ruggeri,affermato cantautore e conduttore radiotelevisivo divenuto anche abile autore di narrativa.
La brutta estate si basa sull’omicidio di una persona apparentemente insignificante, normalissima e quasi banale. La monotonia della vita della vittima fa a cazzotti – ed è un accostamento che viene messo in evidenza per gran parte del romanzo – col modo efferato in cui viene commesso il delitto.
Protagonista della storia è Marco Taviani,giornalista sportivo già provato da una delicata situazione familiare, nel quale l’autore di questo post si rivede per un motivo molto semplice: è estate, impazza il Calciomercato e quando sei un aspirante giornalista sportivo, sei impegnato in qualcosa che pur appassionandoti ti sfianca.Se poi sei juventino – parentesi personale – e scrivi su una testata web che si occupa di juventus,sei costretto per “lavoro” a riportare la quasi ufficiale cessione di Pogba, ogni giorno ad una squadra diversa. Sai che potrebbero essere solo “chiacchiere” smentibili dopo poco,ma il tuo articolo devi farlo, quindi ti adegui.
Il romanzo – percorso dal tema della fiducia tra singoli individui ed utile per la comprensione di alcuni meccanismi che governano il mondo giornalistico – è consigliabile perché non ha una soluzione scontata e porterà il lettore – specialmente al termine della lettura – verso argomenti ed interrogativi di matrice filosofica.
Stefano Beccacece (On Twitter Ceegol)