Torna protagonista il campionato italiano a suon di milioni
Non sarà la Serie A che ha ospitato i migliori giocatori al mondo dagli anni ’80 al primo decennio del 2000, ma è sicuramente il biennio migliore dell’ultima decade, o giù di lì. Dopo un lunghissimo periodo di austerity, durante il quale anche le nostre big facevano da spettatrici alle lussuose vetrine europee e mondiali, dalla scorsa finestra di mercato siamo tornati assolutamente protagonisti, come evidenziano due fattori su tutti.
In primo luogo, i risultati conseguiti a livello europeo: nel 2015 tre squadre in semifinali europee, Napoli e Fiorentina in Europa League (eliminate) e la Juventus in Champions, sconfitta poi in finale dal Barça. Un mese e mezzo fa ancora i bianconeri, nuovamente in finale di Champions, anche questa volta sconfitta: è stato però questo un primo incoraggiante dato dopo un esilio di 5 stagioni dall’ultima finale europea, raggiunta e vinta dall’Inter nel 2010.
Secondo aspetto, quello prettamente economico. L’Italia lo scorso anno ha piazzato tre giocatori del suo campionato nella top 11 più costosa: Marcos Alonso, Pogba ed Higuain. E quest’anno sembra veder confermato il trend, con addirittura il Milan che con i 200 milioni spesi è la squadra che più è stata attiva nel calciomercato in corso, a livello mondiale. Contando gli ultimi dieci anni la Serie A è sul podio, poco dietro la Germania con 729 milioni di euro, lontana anni luce dagli oltre 5 miliardi investiti dai club di Premier League.
Alcune peculiarità sono rimaste però tipiche del calcio italiano, come illustra uno studio comparativo elaborato dalla redazione di Bwin: è la penultima squadra fra i 5 top campionati europei per media gol a match (2.64) ma al tempo stesso si conferma fra i più equilibrati, essendo in seconda posizione per quanto concerne lo scarto minore di media a partita (1.28). Il campionato italiano insieme a quello spagnolo mantiene la fama di torneo duro e dai mille contatti, con il maggior numero di cartellini medi a partita: un dato che sfocia inevitabilmente nella prima posizione europea per rigori segnati.
Italia che torna invece fra gli ultimi posti per quanto riguarda i gol segnati negli ultimi dieci minuti, la precede solo la Ligue 1 e sulle vittorie in trasferta, anche qui solo i transalpini ci “superano”. Certo, diventa difficile pensare di espugnare stadi come San Siro (magari non tanto negli ultimi deludenti anni dei milanesi), molto più lo Stadium dei bianconeri ma soprattutto il San Paolo del Napoli.
La squadra di Sarri oltre a giocare probabilmente il calcio migliore in Italia sembra essere mai come quest’anno la favorita per lo Scudetto, assieme alla Juventus. Merito di un mercato da grandissima squadra, non tanto per gli arrivi (pochi e secondari), quanto per la straordinaria capacità di aver trattenuto tutti i top player, rispedendo al mittente anche la minima voce di interesse.
Per una Serie A in partenza fra un mese mai così equilibrata ai nastri di partenza.